Quentin Jerome Tarantino
(Knoxville, 27 marzo 1963) ha lavorato come regista, sceneggiatore, attore e produttore cinematografico statunitense. Tarantino è particolarmente celebre per la sua cinefilia quasi maniacale; grazie anche ad un passato come commesso in una videoteca di Los Angeles, California, il Manhattan Beach Video Archives, possiede una cultura cinematografica invidiabile, orientata in special modo ai B-movie, all'exploitation e ad altri generi quasi sconosciuti, che certo hanno influenzato pesantemente il suo stile.
Nelle sue opere non si contano le citazioni, gli omaggi e i riferimenti più o meno velati (è un fervente ammiratore, in particolar modo, del cinema italiano, da Sergio Leone all'horror e al poliziottesco), e lo afferma lui stesso, citando un famoso aforisma di Igor Stravinskij in puro stile pulp, in risposta ad accuse di plagio: "I grandi artisti non copiano, rubano".
Con il film Pulp Fiction vince la Palma d'Oro al Festival di Cannes e conquista sette nomination agli Oscar, ottenendo la statuetta per la miglior sceneggiatura insieme a Roger Avary, ex-collega al videonoleggio, con il quale firma le sue prime sceneggiature.
Se il suo stile è da molti considerato eccessivo e violento, per una larga fetta di pubblico alcuni suoi film sono considerati dei veri e propri cult. Celebri le sue sceneggiature complesse e i suoi tipici dialoghi, talvolta al limite del delirante, che hanno influenzato più di una generazione. Da tempo, in diversi blog e siti internet, Tarantino viene preso in giro per il suo (secondo chi lo scrive) non bello e poco telegenico viso; nella gran parte dei casi, queste critiche sono state ignorate del tutto dal famoso regista, mentre alcune volte sono partite anche delle querele.

Le origini
Quentin Tarantino nasce a Knoxville, Tennessee, il 27 marzo del 1963.
La madre, Connie McHugh, è un'infermiera di 16 anni, di origini per metà irlandesi e per metà Cherokee; il padre, Tony Tarantino, che Quentin non ha mai conosciuto perché la madre si separa da lui mentre è ancora incinta, è un italoamericano di ventuno anni, attore con la passione per i western, pilota di aerei e cintura nera di karate.
La madre, in omaggio al personaggio di Quint, interpretato da Burt Reynolds nella serie tv Gunsmoke, lo chiamerà Quentin.
Due anni dopo la nascita del figlio, Connie sposa il musicista Curt Zastoupil, padre adottivo con il quale il giovane Quentin stringe un forte legame.
Fra l'altro, sarà proprio con il padre adottivo che Tarantino andrà a vedere al cinema l'unico film che lo ha mai fatto spaventare in vita sua: Bambi.
All'età di 6 anni, dopo avere visto questo cartone animato, il regista ha affermato di aver pianto per ore e ore.
Nel 1971, la famiglia trasloca a El Segundo, nell'area di South Bay di Los Angeles, dove Quentin frequenta la Hawthorne Christian School.
Due anni dopo la madre divorzia dal patrigno.
Nel 1977, a soli 14 anni, Tarantino scrive la sua prima sceneggiatura, Captain Peachfuzz and the Anchovy Bandit. Nel frattempo è passato alla Narbonne High School di Harbor City, California, che però abbandona presto per iniziare a lavorare come maschera al Pussycat, un cinema porno di Torrance.
Nel 1981 inizia a prendere lezioni di recitazione entrando a far parte della Theatre Company di James Best.
Nel 1983 lavora per qualche tempo per il nuovo patrigno, Jan Bohusch, affittando stand alle fiere; l'anno successivo passa all'impiego (prima saltuario, poi fisso) presso il videonoleggio Manhattan Beach Video Archives, nell'area di Manhattan Beach a Los Angeles, dove stringe una grande amicizia con molti colleghi e soprattutto con Roger Avary, con il quale spesso collaborerà durante la sua successiva carriera cinematografica.
Continua a studiare recitazione presso lo Actors' Shelter di Allen Garfield, a Beverly Hills, ma i suoi interessi si spostano gradualmente dalla recitazione alla scrittura di sceneggiature e alla regia. Trascorrevano il tempo parlando di film e fornendo consigli ai clienti, tra cui spiccava il futuro attore Danny Strong, anch'esso nato e residente a Manhattan Beach.

Progetti Incompiuti
Tra gli altri film di cui Tarantino ha più volte parlato vi è Vega Brothers, sui fratelli Vic e Vincent Vega, che appaiono rispettivamente in Le iene (interpretato da Michael Madsen) e Pulp Fiction (interpretato da John Travolta), e un film della serie di James Bond, di cui Tarantino è un fan, e del quale da tempo sogna di dirigere un episodio; si era offerto per Agente 007 - Casinò Royale uscito nel 2006, il primo con Daniel Craig nel ruolo di James Bond; nella pausa tra Grindhouse e Inglourious Bastards si era detto interessato al remake di Le implacabili lame di rondine d'oro,[3] una pellicola dei fratelli Shaw che Tarantino ha dichiarato di amare da sempre. Questa dovrebbe uscire in mandarino con sottotitoli in inglese.
A settembre 2007, Tarantino è stato coinvolto nel progetto di Takashi Miike, Sukiyaki Western Django, una pellicola mirante a unire gli elementi del chambara movie e quelli dello spaghetti western.
Prima che iniziasse le riprese di Inglourious Basterds, diversi siti web avevano riportato la notizia secondo cui Tarantino stesse lavorando ad un biopic sul chitarrista Jimi Hendrix, notizia che è stata presto smentita dallo stesso Tarantino.

Pellicole Presentate
Negli ultimi anni, Tarantino ha più volte usato la sua influenza a Hollywood per portare nel mercato occidentale film stranieri o piccole produzioni, per fargli avere una maggior diffusione di quella che altrimenti avrebbero avuto.
Questi film solitamente vengono presentati nei trailer e sui poster con Presentato da Quentin Tarantino, per avere un maggior effetto.
La prima pellicola è stata, nel 2001, il film di arti marziali di Hong Kong Iron Monkey (Siunin Wong Fei-hung tsi titmalau), che incassò oltre 14 milioni di dollari negli Stati Uniti, sette volte tanto il suo budget iniziale, grazie alla sponsorizzazione di Tarantino.
Nel 2003 è produttore esecutivo di Il mio nome è Modesty di Scott Spiegel, trasposizione cinematografica delle avventure su romanzo dell'eroina Modesty Blaise. In Italia il film è uscito nel mercato DVD nel maggio 2006.
Nel 2004 convinse la Miramax a distribuire negli USA e in Europa il film di arti marziali cinese Hero di Zhāng Yìmóu. Nella sua settimana di debutto il film si piazzò al primo posto delle classifiche degli incassi, con oltre 53,5 milioni di dollari.
Nel 2005 produce Hostel, horror/splatter violento e crudo del giovane regista Eli Roth. Il film, anche grazie alla presenza della frase Quentin Tarantino presenta, è subito un successo, incassando quasi 20 milioni di dollari solo nel primo week-end di programmazione negli Stati Uniti, e contiene diversi riferimenti, più o meno espliciti, ai film di Tarantino, in particolare a Pulp Fiction. Anche se figura solo come produttore, Tarantino avrebbe collaborato sia alla sceneggiatura che al montaggio della pellicola, secondo dichiarazioni dello stesso Roth.
Nel 2007 è produttore esecutivo del sequel di Hostel, Hostel: Part II, sempre diretto da Roth. Per il film, il regista ha deciso di chiamare a partecipare una delle attrici del cinema italiano di genere da lui preferite, Edwige Fenech, ed uno dei registi italiani di genere da lui preferiti, Ruggero Deodato, per dei cameo nel film.

Critiche
Tarantino è stato spesso al centro di alcune critiche e polemiche per il forte uso di epiteti razziali, o almeno ritenuti tali, nei suoi film, in particolar modo la parola negro (nigger) in Pulp Fiction e Jackie Brown. Tali critiche vennero mosse soprattutto dal regista afro-americano Spike Lee: in un'intervista rilasciata alla rivista Variety, Lee dichiarò: "Io non sono contro quella parola... e la uso, ma Quentin è infatuato con quella parola. Cosa vuole? Essere considerato un nero onorario?"
Un esempio spesso citato è una scena di Pulp Fiction nella quale il personaggio di Jimmie Dimmick, interpretato per caso dallo stesso Tarantino, attacca Jules Winfield, interpretato da Samuel L. Jackson, che ha portato a casa sua il cadavere di un nero appena ucciso, facendogli notare che casa sua non è un "deposito di negri morti" ("dead nigger storage"), usando poi la parola numerose altre volte.
Il fatto che Jimmie abbia una moglie di colore è stato anche questo visto come un insulto, soprattutto da Spike Lee.
Lee fa diretto riferimento a questo particolare nella sua pellicola Bamboozled quando il personaggio di Thomas Dunwitty afferma: "Per favore non offenderti per il mio uso della parola con la N.
Io ho una moglie nera e tre figli di razza mista, quindi sento di avere il diritto di usare quella parola.
Non me ne frega niente di quello che dice Spike, Tarantino ha ragione. Negro è solo una parola".
Tarantino ha difeso il suo uso della parola sostenendo che il pubblico di colore apprezza i suoi film influenzati dal genere blaxploitation e che Jackie Brown è stato realizzato soprattutto per un "pubblico nero".
Comunque i due registi hanno lavorato insieme in Girl 6 - Sesso in linea, diretto da Spike Lee e interpretato in un ruolo minore da Quentin Tarantino (che interpreta se stesso).
Tarantino è stato anche più volte criticato per aver copiato idee, scene, battute e dialoghi dei suoi film da altre pellicole.
Per esempio, alcune scene di Le Iene sono basate su alcune di Il colpo della metropolitana - Un ostaggio al minuto (The Taking of Pelham One Two Three) e City on Fire (Lung fu fong wan), e gli eventi della scena dell'iniezione di adrenalina in Pulp Fiction ricordano una storia simile narrata nel documentario Ragazzo americano di Martin Scorsese.
In realtà la tecnica citazionistica di Tarantino è tipica di alcuni movimenti artistici statunitensi della seconda metà del Novecento, come la letteratura postmoderna o l'avantpop (a quest'ultimo, secondo diversi commentatori, Tarantino apparterrebbe a pieno titolo).
Un ampio dibattito si è tenuto sulla questione di quale sia il limite tra plagio e citazione. Tarantino, da parte sua, non ha mai negato tutti i suoi riferimenti ad altre pellicole, affermando che "I grandi artisti non copiano, rubano", sulla falsariga del compositore Igor Stravinsky, secondo il quale gli artisti maturi non imitano, ma rubano.